Piadina sfogliata

 

Dopo una mini vacanza in Romagna, ho potuto finalmente assaggiare la vera piadina. Lì questo piatto lo si trova ad ogni angolo di strada, in qualunqe chiosco, e non ha nulla a che vedere con quelle che si trovano pronte e confezionate al super. Solitamente viene cotta al momento e nella versione classica è farcita con squacquerone, rucola e crudo. E' un piatto semplicissimo ed antico, che nasceva come "pane povero" per accompagnare formaggi e salumi che i contadini si portavano come pranzo nei campi. Per questo nella mia versione, ho cercato di mantenermi più possibile fedele alla tradizione, non usando nè lievito nè latte.
La cottura tradizionale prevede l'uso del testo, una specie di padella piatta in ghisa, ma io le ho cotte su una normale padella antiaderente, e posso assicurarvi che il risultato è strepitoso lo stesso!
A onor del vero, c'è da dire che in Romagna, della piada (così si chiama in realtà) ne esistono due versioni ben distinte: quella Riminese, sottile e flessibile che di solito viene servita arrotolata su se stessa, e quella tipicamente romagnola, dal cuore morbido e dall'esterno friabile. Entranbe le versioni sono molto buone e si trovano sia "normali" che in versone sfogliata.
Personalmente sono rimasta estremamente colpita dal gusto e dalla consistenza di quelle romagnole sfogliate, e, una volta a casa, ho cercato di riprodurle al meglio.
Farle è molto semplice, e vi garantisco che se le proverete, difficilmete tornerete a comprare quelle in busta del super!


INGREDIENTI     (per circa 8 piade)

1 kg di farina 00 debole (ma va bene anche la 0)
100 gr strutto + quello che serve per sfogliare
500 gr acqua tiepida
13 gr sale


PREPARAZIONE

Inizio subito col dire che  uno dei segreti per avere una piadina come si deve, è quello di impastare poco.
Si parte dalla classica fontana di farina, si fa un buco al centro e si mette lo strutto, il sale e l'acqua un po' per volta. Può darsi che la dose di acqua possa variare leggermente: dipende dal grado di assorbimento della farina scelta. Ad ogni modo dovremmo ottenere una massa non appiccicosa.
Si impasta rigorosamente a mano, anche perchè è molto semplice e non si deve lavorare troppo: si deve ottenere un impasto "grezzo".
Far riposare per 30 minuti coperto.
A quasto punto si ricaveranno 8 panetti. Stendiamoli cercando di dare una forma rotonda (non occorre essere precisi) e poi li andremo a sovrapporre spalmando fra un panetto e l'altro un velo di strutto.
Arrotolare stretto in modo da ottenere una specie di cilindro e lasciarlo riposare, coperto, per altri 30 minuti.
Finito il riposo, tagliare con un coltello affilato delle fette spesse 6 centimetri circa. Assomiglieranno a delle girelle. Stendere in modo rotondo ogni fetta, poggiando il lato tagliato sul piano. Lo spessore va a piacere.

Scaldare una padella piatta antiaderente (quelle per fare le crepes son perfette) o, se lo si ha, un testo di ghisa.
Cuocere ogni piadina per pochissimi minuti per lato. Farcire a piacere: io in frigo avevo crudo e formaggio spalmabile.

... et voilà!



 NOTE

- Lo strutto piò essere sostituito dall'olio, ovviamente cambierà il sapore.

- Si possono preparare con un poco di anticipo (qualche ora) e poi riscaldarle pochi minuti per lato ripassandole in padella, ma saranno sicuramete più buone e fragranti se le cuoceremo al momento.

- Se volete farle senza sfogliatura, e vi assicuro vengono buonissime lo stesso, basta che dopo aver fatto riposare la massa, la si divida in panetti dello stesso peso che si faranno poi riposare 30 minuti e infine si stenderanno e cuoceranno come da ricetta.

- Una volta cotte, le si possono spezzettare e condire con un giro di olio e un pizzico di sale: diventano così un ottimo finger food da presentare negli aperitivi.




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