Ecco, è arrivato il momento di presentarvi il mio piatto preferito in assoluto: sua maestà 'a pizz'!
A
me piace in tutti i modi: alta, bassa, al piatto, in teglia, baciata,
integrale, morbida, croccante, rossa, bianca e con qualunque condimento!
Se
l'impasto è fatto bene... la pizza è buona sempre! E con sempre,
intendo letteralmente a qualunque ora del giorno e della notte.
Facile
capire perchè sia famosa in tutto il mondo, è impossibile non amarla:
nella sua semplicità è così straordinariamente buona!
Certo
anch'io ho le mie preferenze, e devo confessare che, finchè non mi sono
cimentata negli impasti, il tipo napoletano, non è che mi piacesse più
di tanto. La trovavo moscia e gommosa. Quando però ho iniziato ad
addentrami in questo mondo, ho capito che semplicemente... non avevo mai
mangiato una vera napoletana!
Infatti
questo tipo di pizza è sì meno croccante, ma non deve essere affatto
gomosa, al contrario, dovrebbe sciogliersi in bocca dopo poche
masticate.
Il
problema è che trovare delle pizzerie che la facciano buona non è cosa
semplicissima (almeno qui da me), e replicarla a casa è ancora più
difficile!
Però
io non mi sono voluta arrendere ed ho messo a punto una ricetta che
permette di gustare una pizza simil napoletana assolutamente
soddisfacente, utilizzando un comune forno domestico. Dico simil napoletana perchè riprodurre quella vera a casa è pressocchè impossibile (a meno di
non avere forni dedicati che arrivino ad altissime temperature): a
prescindere dall'impasto, questa pizza deve cuocere in pochissimo
tempo (neanche un minuto).
Però, bilanciando tempi ed ingredienti e sfruttando qualche trucchetto, la mia Napoletana a casa, ma non a caso si difende bene: cuoce in 3-4 minuti ed ha una fragranza ed un sapore assolutamente squisiti!
La
ricetta è piuttosto lunga, ma non fatevi scoraggiare: come vi dicevo,
non sempre lunga vuol dire difficile. In questo caso ho solo cercato di
spiegare al meglio tutti i passaggi per evitare errori ed incomprensioni
e, per farlo... servono più parole!
Il
procedimento è stato ottimizzato per impastare con una planetaria
domestica, ma, trattandosi di un impasto di media idratazione, si può
assolutamente fare anche a mano: nelle note ci sono dei consigli su come
procedere.
INGREDIENTI (per 5-6 pizze)
PER LA BIGA:
700 gr di farina 00 forte (W 300-330 - io ho usato la Caputo Saccorosso)
320 gr di acqua fresca
2 gr di LDB (lievito di birra fresco)
PER L'IMPASTO:
200 gr di farina 00 oppure 0 di media forza (W 250-270 - io ho usato la Caputo Blu Pizzeria)
310 gr di acqua a temperatura ambiente (19°-20°)
2 gr di LDB fresco
20 gr di sale fino (circa 2 cucchiaini colmi)
18-20 gr di olio evo (circa 3 cucchiai)
Tutta la biga
1 cucchiaino di malto d'orzo liquido (oppure miele o zucchero)
Semola di grano duro non rimacinata per stendere e spolverare.
PER IL CONDIMENTO:
500 gr di mozzarella (meglio se fior di latte)
500 gr di pelati
Sale
Olio
Origano, basilico o altri aromi
STRUMENTI FACOLTATIVI (ma che se si hanno è meglio):
Pietra
refrattaria (altrimenti usare la leccarda rovesciata, oppure una teglia,
magari capovolta, facendola ben riscaldare prima di metterci la pizza,
oppure ancora col metodo della padella/grill: 3 minuti in padella
rovente sul fuoco e poi in forno sotto al grill acceso al massimo per
altri 3 minuti)
Bilancina di precisione
Termometro ambientale
Planetaria (nelle note le indicazioni per impastare a mano)
Pala
per infornare (in alternativa si può usare una teglia sottile oppure
stendere la pizza su un foglio di carta forno e, al momento di
infornare, farla scivolare con tutta la carta - da togliere poi dopo 1
minuto di cottura)
PREPARAZIONE
Si
inizia il giorno prima con un prefermento: la biga. Ma è molto
semplice, perchè la biga non va assolutamente impastata, e poi "fa tutto
da
sola", quindi questo procedimento porterà via davvero pochissimo tempo.
In questo modo però si avrà una pizza più saporita, aromatica e
digeribile.
ORE 18:30-20:00 DEL GIORNO PRIMA:
Fare
la biga: setacciare la farina in una ciotola abbastanza ampia ma non
enorme (non crescerà di molto), oppure in un contenitore con tappo
ermetico.
Far sciogliere il lievito nell'acqua e versare tutto nella farina mescolando con una forchetta.
La biga, come dicevo, non si impasta: bisogna lavorarla solo quel che basta a far si che non ci sia più farina secca sul fondo.
La biga dovrà restare nel contenitore ermetico ben chiusa a 19° - 20° per 18 - 20 ore.
ORE 14:30 DEL GIORNO DOPO:
Ecco come si dovrebbe presentare la biga: poco gonfia ed in modo irregolare e con un profumo che ricorda quello dello yogurt.
Impasto principale:
Mettere l'acqua nella vasca della planetaria e sciogliervi il lievito e il malto.
Montare la frusta ed azionarla inizialmente a medio-bassa velocità.
Spezzettare tutta la biga e mettere man mano i pezzetti in planetaria.
Quando saremo a circa metà, aumentare un po' la velocità.
Lavorare
con calma, facendo piccoli pezzetti (possibilmente senza stringerli
troppo fra le dita). Si dovrà far andare la macchina (almeno 15-20
minuti) finchè non si otterrà una sorta di crema leggermente grumosa.
A questo punto fermare la planetaria, ripulire la frusta, montare il gancio ed inserire in un colpo tutta la farina.
Lavorare a bassa velocità finchè tutta la farina non si sarà idratata, poi aumentare un pochino i giri.
Quando l'impasto inizia a formarsi, ma una parte è ancora sul fondo, inserire il sale a piccoli spolveri.
Continuare
a far lavorare la macchina fin quando l'impasto non risulterà incordato
e si staccherà dal fondo aggrappandosi al gancio. A questo punto
inserire metà dell'olio a filo facendolo cadere nel punto in cui la
pasta incontra la vasca. Poi ribaltare l'impasto ed inserire il restante
olio.
Attenzione:
durante l'inserimento dell'olio bisognerà andare molto cauti. Si dovrà
valutare se e quando sospendere l'inserimento: se ci si accorge che la
massa si rilassa e rischia di "spatasciarsi", bisognerà aspettare che
l'olio messo venga assorbito prima di aggiungerne altro.
Una volta inserito tutto l'olio, fermare la macchina e, se serve, rifinire l'impasto sul piano con qualche piega slap&fold (
qui il procedimento). In ogni caso formare una palla rincalzando i bordi sotto.
Se avremo lavorato bene e l'impasto sarà ben incordato, non occorrerà oliare il piano o le mani.
Saranno grossomodo le ore 15:20.
Coprire a campana e lasciar riposare per 1 ora a 19°-20°. Questa prima lievitazione si chiama puntata.
ORE 16:30
Adesso non resta che formare i panetti (staglio).
Aiutandosi con un tarocco, oppure con un coltello, tagliare l'impasto in porzioni uguali da 240-280 gr.
Una
pizza "normale" da pizzeria di solito è 28-30 cm di diametro, ed
occorreranno panetti da 280 gr; ma se siete alle prime armi, meglio fare
panielli più piccoli (non superare i 250 gr) in questo modo sarà più
facile seguire i passaggi successivi.
Formare
delle palline: posizionare il lato più liscio e "bello" del pezzo di
impasto sul piano di lavoro (magari appena, appena unto d'olio) ed
effettuare una specie di giro di pieghe di forza (
qui la
spiegazione sulle pieghe) in modo molto, molto leggero: non si dovrà
tendere troppo l'impasto, ma lasciarlo piuttosto morbido. Pizzicare il
fondo per sigillare la chiusura.
In
alternativa, basterà anche solo portare i lembi di impasto verso il
centro e "pinzarli" fra di loro in modo da bloccarli e magari poi far
"camminare" l'impasto sul piano per dare un poco di tensione.
Se
la pezzatura non viene precisa al primo colpo (più che normale eh!), i
pezzettini di impasto che si aggiungono, vanno messi al centro, sotto e
dentro. Cioè in pratica vanno "nascosti" nella porzione di impasto più
grande prima di chiuderlo a palletta.
Posizionare le palline con la chiusura sotto, in contenitori (vanno bene anche delle ciotole) spolverati con la semola.
Se
si usano contenitori più grandi dove si vogliono mettere più palline,
quest'ultime andranno ben distanziate (almeno 10 cm) fra di loro.
Dovessero comunque finire per toccarsi, nessun problema: al momento di
prenderli basterà spolverare con la semola, poi tagliare con un colpo
deciso del tarocco, e prendere il paniello da sotto, sempre con il
tarocco, per trasportarlo sul piano di lavoro.
Chiudere
i contenitori in modo che non passi aria e lasciar lievitare i panielli
a 20°-21° fino al momento della cottura (circa 3 ore).
Questo lasso di tempo prende il nome di appretto.
Nel frattempo tagliare la mozzarella a pezzettini quanto più possibile omogenei e metterli a scolare fuori dal frigo.
Schiacciare i pelati a mano, oppure frullarli con un minipimer ed insaporirli con basilico e/o origano: niente olio o sale.
ORE 18:45-19:00
Accendere
il forno al massimo in modalità statico/ventilata (se si ha la modalità
pizza, è il momento di usarla!). Posizionare la pietra refrattaria
sulla griglia a metà del forno e lasciarla scaldare per almeno 40 minuti
dal raggiungimento della temperatura.
ORE 20:00
Stesura e cottura.
Ribaltare un contenitore con un paniello sul piano abbondantemente cosparso di semola.
Spolverare di semola anche il panetto.
Adesso,
in modo deciso, usando le ultime falangi, premere due-tre volte dal
centro verso l'esterno, senza arrivare a schiacciare il bordo,
allargando leggermente le dita sul finale.
Lo scopo è quello di appiattire la pasta tirandola appena e portare l'aria verso l'esterno.
Ribaltare delicatamente e ripetere.
Non si dovrà già in questa fase raggiungere lo spessore finale, altrimenti con le manovre successive l'impasto potrebbe bucarsi.
A
questo punto, "caricare" la pizza sui pugli chiusi e pollice nascosto e
muoverala continuamente per allargare il disco (serve solo un po' di
pratica: capito il movimento sarà facilissimo e la pasta si allungherà
praticamente da sola). Se non si è troppo sicuri, continuare ad
allargarla procedendo come all'inizio. Fare comunque massima attenzione a
non bucarla.
Adesso,
a meno che il forno non abbia la modalità pizza in cui mantiene attivo
il grill oltre alle resistenze superiori ed inferiori, passare alla sola
modalità grill (sempre al massimo della temperatura).
Spostare la pietra con tutta la griglia nella parte più alta del forno.
Trasferire
la pizza sulla pala, scoppiare eventuali bolle giganti che si fossero
formate sul cornicione, condire velocemente con un paio di cucchiai di
pomodoro (distribuendolo con il dorso del cucchiaio e senza sporcare il
cornicione!), un pizzico di sale, la mozzarella ed eventuali altri
condimenti ed infornare.
Attenzione:
condire velocemente nel senso che, una volta sulla pala, la pizza ci
dovrebbe restare meno tempo possibile per evitare che si attacchi, ma
non occorre scapiccollarsi. Se non si è sicurissimi, le prime volte ci
si può aiutare rasferendo la pizza su un foglio di carta forno ed
infornare anche quello.
Ad
ogni modo non "caricarla" troppo di condimenti: più sarà pesante e
piena, e più impiegherà a cuocere e sarà difficile trasferirla dalla
pala alla pietra.
Il tempo di cottura varia a seconda del forno e della temperatura raggiunta.
Il mio, che arriva a 280° (senza modalità pizza), impiega 3,5-4 minuti a pizza.
Ma
ho fatto delle prove, a 250° impiega circa 5 minuti. Questa per esempio
è cotta a 250°: risulta appena biscottata, ma sempre ottima!
Non
conviene ruotare la pizza, a meno di non avere un forno che cuoce
particolarmente poco in alcune zone. Questo perchè, essendo un forno
domestico che di per se non raggiunge temperature esagerate, ogni volta
che lo apriamo, faremo perdere dei gradi di calore.
Una volta sfornata, condire con un filo d'olio.
... et voilà!
NOTE
-
Impastando a mano, la difficoltà maggiore che si incontra è sciogliere
la biga. Si può farlo lavorando con le mani, ma è un procedimento
piuttosto lungo, oppure ci si può aiutare con uno sbattitore elettrico a
doppia frusta (quello che si usa per fare il ciambellone). Si dovrà
spezzettare una parte della biga, lavorarla con le fruste come se fosse
una planetaria, poi fermarsi, aggiungere altri pezzetti di biga,
proseguire a frullare (pulendo le fruste ogni tanto) e continuare così
finchè non si sarà ottenuta la consistenza desiderata.
-
Impastando a mano, nell'impasto principale, l'olio andrà aggiunto alla
biga una volta che questa si è sciolta, mentre il sale andrà spolverato
quando l'impasto inizia a formarsi ma non è ancora incordato.
Se
comunque la consistenza risultasse troppo molle e poco lavorabile,
lasciar riposare l'impasto in ciotola unta per 15 minuti e poi fare un
giro di pieghe (in ciotola o slap&fold - trovi
qui tutte le indicazioni) e ripeterle a distanza di 15 minuti finchè la massa non prende consistenza e diventa liscia.
-
Mozzarella: se si preferisce usare quella di bufala, metterla a scolare
con largo anticipo e, se particolarmente succosa, tamponarla con della
carta assorbente. Io uso indifferentemente mozzarella o fior di latte,
ma mai quella in pasta "per pizza"!
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