Da toscana docche, amante del cavolo nero e con una mania per i pesti di ogni tipo, non potevo non pubblicare questa ricetta!
Prima che inizino le polemiche lo preciso subito: si chiama pesto, ma in realtà questo termine andrebbe riservato solo a quello di basilico o almeno, a tutti quelli fatti realmente "pestando" gli ingredienti a crudo nel mortaio.
Però comunemente si usa classificare come "pesto" qualunque tipo di salsa corposa frullata, per cui, non me ne vogliano i puristi, ma io lo chiamo così anche se non sarebbe il termine più corretto.
E, non ditelo ai genovesi, ma io uso il mixer anche per fare il pesto di basilico e vi assicuro che esce spettacolare e per nulla ossidato!
In ogni caso, chiamatelo pesto o come vi pare, ma fatelo, perchè non potete capirne la bontà e la versatilità: in 5 minuti si ottiene una salsa per la pasta, da aggiungere alle vellutate o nel minestrone, da spalmare sulla bruschetta o nelle insalate fredde.
INGREDIENTI
180-200 gr di cavolo nero già pulito
60 gr di frutta secca (pinoli, mandorle o noci - io di solito faccio 30 gr di pinoli e 30 gr di mandorle o noci)
1 spicchio d'aglio
50 gr di olio evo + quello che serve per coprire la superficie
1 pizzico di sale
30 gr di pecorino grattugiato (si può usare anche tutto parmigiano)
40 gr di parmigiano grattugiato
PREPARAZIONE
Sbollentare il cavolo, per non più di 5 minuti, in abbondante acqua non salata.
Scolarlo, raffreddarlo in acqua e ghiaccio (o acqua fredda corrente), infine strizzarlo leggermente.
Inserirlo nel mixer insieme a tutti gli altri ingredienti ed aggiungere un goccio d'acqua di cottura del cavolo stesso (la quantità è variabile: metterne poca per volta fino ad ottenere la consistenza desiderata).
Frullare il tutto in modo da ottenere una salsa omogenea, cremosa ed abbastanza corposa.
... et voilà!
NOTE
-Il pesto di cavolo nero si conserva in frigo per qualche giorno, all'interno di un contenirore ermetico e ben coperto d'olio. Si può congelare, sempre dopo averlo chiuso in un vasetto ed avendo cura di coprire la superficie con olio evo.
- Ogni volta che ne si utilizza un pochino, ricoprire, se necessario, la superficie con olio per evitare l'ossidazione.
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