Zuppa (furba)

La zuppa toscana è un caposaldo della cucina di casa mia. Quando la faceva mia nonna (si, sempre lei: l'Adelina) era un rito che iniziava almeno due giorni prima.

Il primo step era recuperare tutte le verdure necessarie, poi bisognava pulirle e tagliarle accuratamente a dadini di media grandezza. Dopodiché c'era da fare il brodo di fagioli (rigorosamente borlotti), ed infine cuocere, assemblare e lasciar riposare minimo 12 ore.

Non era un piatto che si improvvisava ecco...

Oggi, con i ritmi che abbiamo, diventa sempre più difficile cucinarla... così ho trovato il sistema di rendere tutto il processo più semplice e veloce senza rinunciare alla bontà!

In ogni caso, anche ai tempi di nonna, sebbene il ritmo della vita fosse ben diverso, si cercava comunque di ottimizzare i tempi, e soprattutto non si sprecava nulla. Infatti la zuppa è "propedeutica" ad altri due famosissimi piatti toscani.

La mia versione mantiene questa caratteristica, perciò, se volete sapere come fare, continuate a leggere.



INGREDIENTI    (per una grande zuppiera da 8 persone oppure due zuppiere da 4 porzioni ciascuna)

2 cipolle (rosse o dorate)

1 mazzo di cavolo nero
1,5 kg di minestrone surgelato (che contenga, tra le altre verdure, patate, carote, fagioli, sedano, fagiolini, cipolla, piselli)
Pane casareccio
del giorno prima (circa 1kg)
3 lattine di fagioli Borlotti
3 spicchi d'aglio
Brodo granulare vegetale

1 ciuffo di salvia
Sale
Olio evo



PREPARAZIONE

In un tegame antiaderente far soffriggere gli spicchi d'aglio. Quando iniziano ad imbiondire togliere l'aglio ed inserire i fagioli con tutta la loro acqua (no, non contiene conservanti, ma solo sale, che infatti non andremo ad aggiungere). Aggiungere ancora circa 1 litro di acqua calda, il ciuffo di salvia e far cuocere (pochi minuti dal bollore). A questo punto togliere la salvia e frullare tutto con un minipimer.

A questo punto, in una grande pentola, far appassire le due cipolle tagliate non troppo finemente insieme ad un generoso giro d'olio.

Nel frattempo pulire il cavolo nero eliminando la costola centrale (se non sai come fare sul mio profilo Instagram trovi addirittura un video fra le storie salvate in evidenza). Tagliarlo in modo grossolano a pezzettini.

Aggiungere il minestrone ancora congelato, il cavolo nero e coprire "a sfioro" con il brodo di fagioli.

Coprire con il coperchio e lasciar cuocere per circa 40 minuti dal bollore, mescolando un paio di volte. Assaggiare alla fine per capire se serve aggiungere sale.

Una volta pronta, si passa all'assemblaggio.

Affettare il pane in fette da 2 cm. In una zuppiera, rigorosamente di coccio, fare un primo strato di pane cercando di riempire i buchi. Coprire con uno strato generoso di verdure lasciando il tutto molto brodoso. Fare ancora uno strato di pane e così via fino a terminare gli ingredienti ed ultimare con uno strato di verdure.


Pressare con il cucchiaio in modo da compattare bene ed aggiungere ancora un po' di brodo (se quello delle verdure fosse finito, usare quello di fagioli avanzato): durante il riposo il liquido verrà completamente assorbito.

Coprire il tutto con pellicola e lasciar riposare per almeno 12 ore. Meglio se si prepara il giorno prima per il giorno dopo.

Servire con un giro d'olio evo e, se piace, qualche anello di cipolla rossa cruda (o cipollotto).

... et voilà!

 
 
NOTE:
 
- A Firenze la zuppa si cuoce col brodo di Cannellini.
 
- C'è a chi piace "più brodosa" e chi la preferisce bella compatta. Io infatti conservo una parte di brodo di fagioli da aggiungere all'occorrenza prima di servire.

- Il pane perfetto sarebbe quello "scuro casereccio" e rigorosamente sciapo ma, siccome non è facile trovarlo, soprattutto fuori dalla Toscana, si può usare un qualunque tipo di pane casereccio a mollica compatta ma leggera
 
- Il cavolo nero è ingrediente essenziale in questo piatto perchè gli dona un sapore caratteristico ed insostituibile ma, poichè è reperibile solo in pieno inverno (e quasi nessuno lo conserva congelandolo), pochi sanno che in Toscana esiste anche la versione della zuppa senza cavolo nero che viene chiamata per l'appunto "zuppa estiva".
Infatti questo è un piatto adattissimo anche alla stagione calda: provatela fresca, appena tirata fuori dal frigo e mi darete ragione!

- Se si prevede un riposo più lungo di 12 ore, riporre la zuppa in frigo non appena raffredda.




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