Popone & Salmone

Popone o melone? Bella domanda!

Da me il popone è quello che, fuori dalla Toscana, tutti chiamano melone (che per noi toscani è l'anguria).

"i’ popone l’è quello che dentro gli è giallo, piccolino, mentre per l’italiano ‘n genere e’ chiamano, lo chiaman melone anche quello, mentre noi i’ melone gli è i’ cocomero! " ( (T. Poggi Salani, N. Binazzi et al., Vocabolario del fiorentino contemporaneo)

Anche saperlo scegliere ha varie scuole di pensiero. Io faccio parte del "team segugio": per me il popone si deve annusare in un punto ben preciso, ovvero dalla parte opposta al picciolo. Se avvertite un bel profumo fruttato, allora potete star certi che il frutto sarà bello dolce e succoso.

La polpa è nota per la sua dolcezza e già l'Artusi lo proponeva nell'accostamento tipico: insieme al prosciutto, meglio se ben saporito come il crudo toscano.

Prosciutto e popone resta un classico intramontabile dell'estate; ieri sera però ero in vena di esperimenti

e così ho voluto provare un accostamento insolito ed originale. Unendo alla dolcezza del frutto, la sapidità del salmone, il leggero amarognolo della rucola, il gusto rotondo della mozzarella e il profumo del limone e del pepe rosa, è venuta fuori un'insalatina fantastica: fresca e saporita. Perfetta come piatto unico o come antipasto in un menù a base di pesce.

Provatela: è velocissima da fare e non ne rimarrete delusi!

INGREDIENTI     (per 2 persone)

1 popone bello maturo

150 gr di salmone affumicato

100 gr di rucola

150 gr di mozzarella

La buccia di un limone

Pepe rosa

Olio

PREPARAZIONE

Tagliare a cubetti la polpa del popone e la mozzarella. Ricavare delle striscioline dal salmone. Spezzare grossolanamente la rucola con le mani. e mescolare tutto insieme ad un filo d'olio, una spolverata di pepe rosa e la buccia grattugiata del limone.

Ve lo avevo detto che era facile, no?

... et voilà!

NOTE

- Se, come me, volete usare il guscio del popone per servire l'insalata, dovrete per prima cosa lavare la buccia passandola bene sotto l'acqua. Poi asciugarla e dividere il frutto a metà. Quindi togliere i semi aiutandosi con un cucchiaio. A questo punto si può procedere a svuotare in due modi: se si ha l'attrezzo apposito si possono ricavare delle piccole sfere, altrimenti, con l'aiuto di un cucchiaino, basterà scavare la polpa estraendo dei piccoli pezzetti. In quest'ultimo caso il risultato sarà meno coreografico, ma non meno buono.