Chi è l'Adelina?
Ma è la mi' nonna!
(Scusate, ma la toscanaccia che è in me ogni tanto esce fuori in modo prepotente!)
Che dire di questo piatto: sembra povero, ma non lo è affatto, almeno non nel gusto!
Le polpette, comunque le si faccia, sono sempre buonissime e piacciono a tutti, grandi e piccini!
Questa però, per quanto semplice, è una ricetta a cui sono molto affezionata... ha per me il sapore dei lauti pranzi dai nonni all'uscita di scuola.
Anche se non riuscirò mai a cucinarle come lei, con lo stesso identico sapore, ogni volta che le faccio sono un successone.
E' incredibile come certe ricette delle nonne (o delle mamme, delle zie...), anche se le segui alla lettera, non si riesca proprio a riprodurle identiche. Non fraintendetemi: il risultato è strepitoso, ma la sensazione è come se mancasse un ingrediente segreto che nessuno rivela mai!
Non so, ma certi sapori sono proprio irriproducibili anche se li abbiamo ben stampati nella mente. Capita così anche a voi?
Tra l'altro, son talmente affezionata a questa ricetta che, vi confesso, la faccio solo se contestualmente riesco a trovare dell'indivia riccia per fare da contorno.
Per me le tradizioni sono importanti, e a casa di nonna le polpette si mangiavano SEMPRE accompagnate dall'indivia riccia, mai un'altra insalata, mai un altro contorno. Mai.
In effetti l'abbinata sta molto bene sia a livello cromatico, che di gusto, perchè la freschezza e il sapore leggermente amarognolo dell'indivia ben si sposa con le polpette.
E per farvi capire quanto sia fissata su certe cose vi dico solo che l'indivia riccia è l'unico tipo di insalata che condisco con l'aceto: è così che la facevano i nonni (la scelta sull'acetoSI/acetoNO era riservata solo a babbo) ed è così che mi piace mangiarla, anche se detesto l'aceto su qualunque altra varietà di insalata.
Ad ogni modo, se volete delle polpette strepitose, vi lascio la versione della mia nonna, anzi, una mia umile interpretazione.
INGREDIENTI (per 4 persone)
500 gr di macinato (si può usare solo maiale, solo manzo, oppure un mix, ma è importante comunque non scegliere una trita troppo magra)
3-4 patate lesse
2 uova intere
50 gr di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 spicchio d'aglio
Pangrattato q.b.
Farina 00 q.b.
Pepe
Sale
Olio per friggere se si fanno fritte
PREPARAZIONE
Schiacciare le patate con una forchetta, poi unirvi il macinato, le uova, il parmigiano, il prezzemolo e l'aglio schiacciato con lo schiaccia aglio (oppure tritato finissimo). Pepare e salare a piacere. Amalgamare bene tutto usando le mani ed aggiungere del pangrattato se l'impasto dovesse risultare troppo morbido e appiccicoso. Dovrà comunque risultare un composto piuttosto morbido ed appicicoso.
Adesso formare le polpette (inumidirsi le mani se l'impasto appiccicasse troppo), rotolarle a una ad una nella farina e togliere l'eccesso passandole da una mano all'altra.
A questo punto si può scegliere se friggerle (nonna, neanche a dirlo, le friggeva sempre!). In questo caso portare l'olio ad una temperatura di 180° e cuocere fino a doratura, poi scolare ed asciugare su carta assorbente.,
Oppure optare per una cottura in forno (sicuramente più leggera, ma assolutamente gustosa); quindi porre le polpette in una teglia rivestita di carta forno, irrorarle con un filo d'olio, ed infornare a 180° per 40 minuti circa.
Servire calde.
... et voilà!
NOTE
- Le polpette, una volta cotte, sono buonissime anche il giorno dopo: le si possono ripassare nel sugo, ma a me piacciono anche fredde, magari accompagnate da qualche salsina.
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