Antipasto, aperitivo, spuntino, contorno o portata principale: questa ricetta della tradizione romana va bene sempre e a qualsiasi ora!
Pastella croccante rigorosamente senza lievito, ripieno filante e tanto, tanto sapore: se non li avete mai fatti, che aspettate? Ve ne innamorerete!
Pastella croccante rigorosamente senza lievito, ripieno filante e tanto, tanto sapore: se non li avete mai fatti, che aspettate? Ve ne innamorerete!
INGREDIENTI ( Le quantità variano a seconda se si preparano come antipasto - uno o due a testa - o come portata principale - consideratene almeno 5 o 6 a persona)
Fiori di zucca
Acciughe sott'olio
Mozzarella fior di latte
Qualche foglia di basilico
Olio di semi di arachide per friggere
Sale
PER LA PASTELLA:
100 gr farina
100-150 gr acqua frizzante (o birra) molto fredda
PREPARAZIONE
Prima di iniziare vi do qualche consiglio: scegliete fiori belli grandi perchè sarà più facile pulirli e farcirli; si possono usare anche i fiori femmina, quelli attaccati alle zucchine, se freschissimi ed integri. Di solito non occorre lavarli: basta controllare che non ci siano insetti o residui di terra ed eventualmete rimuoverli delicatamente con un pennellino.
Se si decide di lavarli consiglio di farlo in una bacinella e non sotto l'acqua corrente che potrebbe romperli, di tamponarli poi con carta assorbente e di lasciarli asciugare appoggiandoli su un canovaccio.
E ora passiamo alla ricetta!
Privare i fiori del picciolo e del pistillo interno facendo attenzione a non rompere il calice.
Tagliare a cubetti la mozzarella (se non si usa il fiordilatte è consigliabile far sgocciolare i cubetti qualche ora in frigo. Sconsiglio l'uso di mozzarella di bufala).
Farcire ogni fiore con un pezzettino di acciuga, una fogliolina di basilico e un cubetto di fior di latte, richiudere bene ogni fiore mantenendo la farcia all'interno e rigirando la punta su se stessa.
Portare l'olio in temperatura. L'ideale sarebbe sui 160°.
Ora occupiamoci della pastella: setacciare la farina in una ciotola, aggiungere circa metà dell'acqua prevista e mescolare energicamente con una frusta per evitare di formare grumi.
Aggiungere altra acqua fino ad ottenere una consistenza molto fluida ma sostenuta.
Immergere ogni fiore, prendendolo per la punta, nella pastella poi tuffarlo nell'olio caldo. Cuocere per pochi minuti rigirando a metà cottura.
Friggere pochi fiori per volta per evitare che la temperatura dell'olio si abbassi troppo: questo causerebbe un risultato unto e pesante.
Se si decide di lavarli consiglio di farlo in una bacinella e non sotto l'acqua corrente che potrebbe romperli, di tamponarli poi con carta assorbente e di lasciarli asciugare appoggiandoli su un canovaccio.
E ora passiamo alla ricetta!
Privare i fiori del picciolo e del pistillo interno facendo attenzione a non rompere il calice.
Tagliare a cubetti la mozzarella (se non si usa il fiordilatte è consigliabile far sgocciolare i cubetti qualche ora in frigo. Sconsiglio l'uso di mozzarella di bufala).
Farcire ogni fiore con un pezzettino di acciuga, una fogliolina di basilico e un cubetto di fior di latte, richiudere bene ogni fiore mantenendo la farcia all'interno e rigirando la punta su se stessa.
Portare l'olio in temperatura. L'ideale sarebbe sui 160°.
Ora occupiamoci della pastella: setacciare la farina in una ciotola, aggiungere circa metà dell'acqua prevista e mescolare energicamente con una frusta per evitare di formare grumi.
Aggiungere altra acqua fino ad ottenere una consistenza molto fluida ma sostenuta.
Immergere ogni fiore, prendendolo per la punta, nella pastella poi tuffarlo nell'olio caldo. Cuocere per pochi minuti rigirando a metà cottura.
Friggere pochi fiori per volta per evitare che la temperatura dell'olio si abbassi troppo: questo causerebbe un risultato unto e pesante.
Appoggiare i fiori su carta assorbente, spolverare con un pizzico di sale e servire caldissimi.
NOTE
- No al sale in pastella: preferisco aggiungerlo dopo la frittura per mantenere la croccantezza.
- E' possibile sostituire una parte della farina con quella di riso: donerà ancor più croccantezza e leggerezza
Commenti
Posta un commento